Per esplorare i documenti e le trascrizioni archivistiche gli utenti hanno la facoltà di selezionare un singolo termine di ricerca, di eseguire ricerche guidate o multiple combinando fino un massimo di sei categorie o di avviare una ricerca libera attraverso la pagina di ricerca principale. I nomi di persona indicizzati includono non solo quelli di artisti e artigiani, ma anche individui appartenenti ad un'ampia fascia della popolazione di Roma che intrattenevano rapporti commerciali con membri dell'Accademia (circa 1,450 persone). Il sito comprende pagine dedicate ad ogni persona citata nelle fonti archivistiche con riferimenti e collegamenti ai documenti in cui appare il suo nome. Queste pagine indicano anche il ruolo o i ruoli che questi individui hanno svolto nella società romana e/o all'interno dell'Accademia, ogniqualvolta identificabili. Per gli artisti famosi o per gli artisti che contribuirono in modo significativo alla vita dell'Accademia, il sito incorpora pagine a loro dedicate che includono oltre ai collegamenti ai documenti in cui sono citati, bibliografie selezionate, immagini correlate ed in alcuni casi ritratti.
Il sito include pagine dedicate ad oltre cinquanta luoghi menzionati nei documenti ed identificati, ove possibile, all'interno di mappe storiche che rappresentano le vedute di Roma secondo diverse tecniche di convenzione cartografica, dalla xilografia pubblicata nella Cronaca di Norimberga (1493) al piano ichnografico di Giovanni Battista Falda (1676) e seguaci. Brevi saggi interpretativi si concentrano su cinque dei siti più importanti relativi alla storia e agli affari istituzionali dell'Accademia, come ad esempio la Chiesa dei Santi Luca e Martina, sede dell'Accademia di San Luca a partire dal 1588.
Le bibliografie sono direttamene collegate al catalogo della National Gallery of Art Library (Mercury) o al WorldCat. Molte delle opere d'arte rappresentate nelle gallerie d’immagini provengono dalla collezione della National Gallery of Art o da altri musei che ospitano la collezione d’arte di Samuel H. Kress. Le gallerie inoltre forniscono centinaia di immagini libere da copyright di opere d'arte eseguite dagli Accademici di San Luca e custodite in musei di tutto il mondo. Sono previsti periodici aggiornamenti futuri. torna all'inizio
Il gruppo di ricerca del progetto The History of the Accademia di San Luca, c. 1590–1635: Documents from the Archivio di Stato di Roma ringrazia, oltre ai membri precedenti del gruppo, i colleghi dell’Accademia Nazionale di San Luca, in particolare Francesco Moschini, segretario generale, ed Elisa Camboni dell’ Archivio Storico; i colleghi dell’Archivio di Stato di Roma, il direttore Paolo Bonora; Catherine Sutherland, deputy librarian della Pepys Library presso il Magdalen College dell’Università di Cambridge; Vincent Buonanno, Paul and Fredrika Jacobs per la generosità dimostrata. Un grazie sentito a Sarah McPhee, Patrizia Cavazzini, e Laurie Nussdorfer, membri del nostro comitato consultivo, ed ad Antonia Fiori, Professore associato di storia del diritto medievale e moderno presso l’Università La Sapienza di Roma per il prezioso contributo offerto soprattutto in merito ai più recenti aggiornamenti. Il gruppo è ugualmente grato ai colleghi del Center for Advanced Study in the Visual Arts: Steven Nelson, dean, Elizabeth Cropper, dean emerita; Therese O’Malley, associate dean, Valeria Federici, research associate. Si esprime riconoscenza a William McClure, treasurer, a Linda Stone, chief information officer, e Alex Wu, deputy chief information officer, della National Gallery of Art per il loro sostegno. Si ringraziano i web designers, i developers e i system architects della National Gallery of Art per la loro collaborazione.
Attuali membri del Gruppo di Ricerca
Note
[1] Peter M. Lukehart, "The Journey of The History of the Accademia di San Luca, c. 1590–1635: Documents from the Archivio di Stato di Roma into and out of XML," Proceedings of the Balisage Markup Conference, Vol. 21 (2018): https://www.balisage.net/Proceedings/vol21/html/Lukehart01/BalisageVol21-Lukehart01.html
[2] Per una introduzione più approfondita allo studio delle accademie d’arte in generale e dell'Accademia di San Luca nello specifico, si veda, P. M. Lukehart, “Introduction,” in The Accademia Seminars: The Accademia di San Luca in Rome, c. 1590–1635, ed. Peter M. Lukehart, CASVA Seminar Papers 2 (National Gallery of Art, Washington, 2009), 1–21. Una delle innovazioni promulgate dall’Accademia fu l’introduzione di un piano di studi per i giovani artisti, che includeva lezioni di disegno bisettimanali seguite da lezioni teoriche su nozioni di prospettiva, di grazia e di decoro. Questa nuova enfasi sull’importanza dell’intreccio tra teoria e pratica nella pedagogia artistica è rimasta una costante per tutte le successive istituzioni d’arte che sono nate nei secoli successivi, dall’Académie Royale de Peinture et de Sculpture (1648), alle odierne scuole d’arte americane basate sull’ordinamento universitario. Se i medesimi principi accomunano le scuole di Belle Arti ed i loro corrispettivi dipartimenti universitari, il fattore discriminante i programmi deriva dall'enfasi posta sullo sviluppo dell'una o dell'altra competenza.
[3] "The School of Art is founded on the belief that art is a fundamental force in national and international culture, and that one of the primary standards by which societies are judged is the quality, creative freedom, critical insight, and formal and technical innovation of the visual art they produce." https://www.art.yale.edu/about/mission-statement
[4] Dallo statuto dell’ Art Institute of Chicago: “Mission: To provide excellence in the delivery of a global education in visual, design, media, and related arts, with attendant studies in the history and theory of those disciplines set within a broad-based, humanistic curriculum in the liberal arts and sciences. To provide instruction for this education in a range of formats: written, spoken, media, and exhibition-based." “Objective: To assemble a diverse body of intelligent and creative students and faculty in an environment designed to facilitate and encourage the discovery and production of significant ideas and images and to provide for the development of individual excellence in undergraduate and graduate programs in the visual and related arts.” https://www.saic.edu/about/mission-and-governance
[5] Romano Alberti, Origine et progresso dell’Academia del Dissegno, de pittori, scultori, et architetti di Roma (Pavia, 1604); Melchiorre Missirini, Memorie per servire alla storia della Romana Accademia di S. Luca fino alla morte di Antonio Canova (Rome, 1823).
[6] Il breve del 1577 e la bolla del 1588 provengono dalle trascrizioni dalle traduzioni italiane di Missirini (1823, 20‒21; 23‒26) in Lukehart 2009, app. 1, 348–349; app. 2, 350–352. Romano Alberti, Trattato della nobiltà della pittura composto ad istantia della venerabil’ Compagnia di San Luca et nobil’ Academia delli pittori di Roma (Rome, 1585). Per i resoconti di Alberti sugli albori dell’Accademia, si veda la nota 5.
[7] Per un approfodimento delle questioni accennate in questo sunto, si veda Peter M. Lukehart, “The Accademia di San Luca between Educational and Religious Reform,” in The Italian Academies, 1525–1700: Networks of Culture, Innovation, and Dissent, ed. Jane E. Everson, Denis V. Reidy, and Lisa Sampson (Oxford, 2016), 170–185.
[8] Alberti 1604, 6–13; “Statuti originali in tempo di Paulo 5.o," Archivio Storico dell’Accademia di San Luca; pubblicato come Ordini dell’Accademia de Pittori et Scultori di Roma (Rome, 1609).
[9] Alberti 1604, 25–78 (curriculum ed accademie [dispute]).
[10] Alberti 1604, 78-80.
[11] Peter M. Lukehart, “Visions and Divisions in the Accademia di San Luca, 1593-1595,” in The Accademia Seminars: The Accademia di San Luca in Rome, c. 1590-1635, ed. Peter M. Lukehart (Washington: National Gallery of Art, 2009): 160-185, esp. 185.
[12] Stefania Ventra, Restauri di dipinti nel Novecento: Le posizioni nell’Accademia di San Luca, 1931-1958 (Rome: Università di Roma, La Sapienza, Studi Umanistici-Arti, 2014), esp. 88-108.
[13] Elisa Camboni, “Antiveduto Grammatica: un principe-imprenditore. L’Accademia di San Luca nei primi anni del Seicento,” in Annali delle Arti e degli Archivi: Pittura, Scultura, Architettura vol. 3 (2017): pp. 211-216 fornisce un’acuta analisi degli eventi; si veda anche Peter M. Lukehart, “The Roman Connection: The Accademia di San Luca as an Exemplum for the Académie royale de peinture et de sculpture,” in Accademie Artistiche tra eredità e dibattiti contemporanei, ed. Jérome Delaplanche, Sarah Linford, e Francesco Moschini, Conference Proceedings of the Académie de France à Rome-Accademia di Belle Arti-Accademia di San Luca (Rome: Presses of the Accademia di San Luca, forthcoming). Per una diversa interpretazione, si veda R. Ward Bissell, “Raphael, and the Accademia di san Luca in Rome,” Artibus et Historiae 32, no. 63 (2011): pp. 55-72.
[14] Peter Lukehart sta ultimando uno studio sulle più importanti riforme pedagogiche attuate dall’Accademia dal tardo sedicesimo secolo fino al tardo diciassettesimo, di prossima pubblicazione in “(Ri)Scrivere ‘l’Origine e progresso’ dell’Accademia di San Luca,” in Storie e controstorie delle Accademie del Disegno fra Firenze, Bologna, Roma, ed. Vita Segreto (Rome, forthcoming).
[15] Karl Noehles, La chiesa di Santi Luca e Martina nell’opera di Pietro da Cortona (Rome, 1970), 99; Joseph Connors, recensione di Pietro da Cortona e il disegno, Journal of the Society of Architectural Historians 57, no. 3 (1998): 318–321, in particolare p. 320. Si veda anche il saggio di Silvia Tita sulla Chiesa dei Santi Luca e Martina.