Vedute di Venezia di Canaletto e i suoi Rivali: un' esposizione storica alla National Gallery of Art di Washington, unico evento negli Stati Uniti
Venezia: Canaletto e i suoi rivali
February 20–May 30, 2011
Washington, DC—La National Gallery of Art di Washington presenterà 20 dei migliori dipinti di Venezia del Canaletto e di 33 dei suoi contemporanei più importanti, tra cui Gaspare Vanvitelli, Luca Carlevarijs, Michele Marieschi, Bernardo Bellotto e Francesco Guardi. L'occasione è l'esposizione Venezia: Canaletto e i suoi rivali, in mostra dal 20 febbraio al 30 maggio 2011 presso l'East Building. Questi straordinari paesaggi urbani rappresentano i migliori vedutisti di Venezia – ciascuno offrendo una risposta alla città a modo suo, e ognuno in competizione in un mercato dominato ampiamente dal British Grand Tour, al suo apice nel corso del 18° secolo.
"A differenza di precedenti mostre su Venezia o di Canaletto, questa volta ci si concentra sulla rivalità che ha opposto l'artista ai suoi colleghi pittori. I visitatori della mostra avranno l'opportunità di confrontare le loro rappresentazioni diverse degli stessi (o dei simili) luoghi e monumenti. Siamo profondamente grati a i nostri sostenitori per aver reso possibile questa storica esposizione", ha detto Earl A. Powell III, direttore della National Gallery of Art.
L'ingresso alla mostra sarà arricchito da una gondola di oltre 10 metri che una volta apparteneva al pittore americano Thomas Moran ed è ora nella collezione del Mariners' Museum, Newport News, Viginia. Si tratta di una delle più antiche gondole del mondo, e sarà visivamente il "trasporto" dei visitatori nella città lagunare celebrata nelle vedute di Canaletto e i suoi rivali.
La convergenza di arte e scienza verrà rappresentata da una monumentale prima edizione della Iconografica Rappresentatione della Inclita Città di Venezia (1729), una delle più grandi carte geografiche della città, e da due esemplari settecenteschi della camera obscura, un dispositivo ottico probabilmente utilizzato dai vedutisti.
Organizzazione e sostegno
"Venezia: Canaletto ei suoi rivali" è organizzata dalla National Gallery of Art di Washington, nell'unica tappa americana della mostra, e dalla National Gallery di Londra, dove è in programma fino al 16 gennaio 2011.
La mostra a Washington è resa possibile dalla Fondazione Bracco, che promuove espressioni della cultura, della scienza e dell'arte per migliorare la qualità della vita. "Fondazione Bracco ha l'onore di sostenere questa straordinaria esposizione di vedute di Veneziane, la cui precisione nel riprodurre i dettagli paesaggistici potrebbe suggerire l'uso della camera obscura", ha affermato Diana Bracco, Presidente della Fondazione Bracco. "Questo progetto rappresenta la continuazione del nostro sostegno all'eredità artistica e culturale dell'Italia, e la nostra mission di diffondere la conoscenza dell'arte, della scienza e della cultura in tutto il mondo."
E' resa possibile anche grazie al generoso sostegno della Anna-Maria and Stephen Kellen Foundation.
Ulteriore supporto è gentilmente fornito da Sally Engelhard Pingree e The Charles Engelhard Foundation.
E' inoltre sostenuta da un indennizzo da parte del Federal Council on the Arts and the Humanities. La mostra è parte di ITALY&150, una serie di attività a Washington, DC, e negli Stati Uniti, che celebrano il 150° anniversario dell'Unità d'Italia e l'amicizia di lunga durata tra i due paesi.
Celebrazione d'Italia
La mostra è parte di ITALY@150, una serie di attività che avranno luogo a Washington, DC, e in tutti gli USA per celebrare il 150° anniversario dell'unità d'Italia e la lunga amicizia tra i nostri due Paesi. Dal 1° Marzo al 30 Maggio, Washington DC onorerà la cultura italiana con La Dolce DC, una celebrazione di tutto ciò che è Italiano che coinvolgerà l'intera città, e il cui inizio coinciderà con l'apertura di Venezia: Canaletto e i suoi rivali. Oltre a questa mostra storica, la NGA presenterà anche una selezione di eventi che celebrano la cultura italiana, tra cui conferenze, film, concerti, e il Garden Café Italia.
La mostra
In Europa ci sono molte splendide città, ma solo Venezia ha ispirato una scuola di pittori che hanno dipinto la città, pietra per pietra e canale dopo canale, catturando vedute che sono riconoscibili ancora oggi. Il genere del vedutismo ha avuto il suo acme a Venezia nel 18° secolo con Giovanni Antonio Canal (1697-1768), detto il Canaletto.
Nel 1719 Canaletto, che era stato educato come pittore di fondali di teatro, visitò Roma, dove trasse ispirazione per iniziare a dipingere vedute. Alla fine degli anni Venti del Settecento, in risposta alla domanda del mercato, ha iniziato a sostituire l'umbratilità dei suoi primi lavori con vedute intrise di luce solare. Nel giro di un decennio, Canaletto dominò il genere e la mostra includerà molti dei suoi più grandi capolavori, provenienti da collezioni prestigiose come quella di Sua Maestà la Regina Elisabetta II e la National Gallery di Londra.
Per tutta la mostra del Canaletto grandi opere saranno accostate a quelle dei suoi rivali per mettere in luce le loro complesse relazioni. Organizzata cronologicamente, la mostra comprende un lavoro fondamentale di Gaspar Vanvitelli (1653-1736), precursore del Canaletto e padre fondatore del vedutismo italiano, intitolato Il Molo dal Bacino di San Marco (1697). Formatosi nei Paesi Bassi e di stanza in gran parte a Roma, Vanvitelli raffigurò una Venezia distintamente calma in confronto al lavoro di Canaletto e dei suoi seguaci contemporanei.
Uno dei successori di Vanvitelli e il primo vedutista di Venezia dipendente da un mecenate straniero è stato Luca Carlevarijs (1663-1729), un artista presto eclissato da Canaletto. I visitatori della Mostra vedranno importanti opere giovanili del Canaletto, come Piazza San Marco, Looking East (1723), in esposizione accanto a soggetti simili di Carlevarijs.
Le feste, le regate, e le cerimonie di Venezia saranno rappresentate nella mostra attraverso una serie di opere importanti, tra cui Il Molo dal Bacino di San Marco il giorno dell'Ascensione (c. 1733-1734) di Canaletto. Anche gli eventi storici della città sono stati registrati dai vedutisti, come nella pionieristica composizione di Carlevarijs L'Accoglienza dell'ambasciatore britannico Charles Montagu, 4 ° Conte di Manchester, a Palazzo Ducale, il 22 settembre 1707 (c. 1707-1708), che sarà in coppia con il capolavoro di Canaletto Il Ricevimento dell'ambasciatore francese Jacques-Vincent Languet, conte di Gergy, al Palazzo del Doge, il 4 novembre 1726 (c. 1727).
Il principale competitor di Canaletto è stato Michele Marieschi (1710-1743), il più spontaneo dei vedutisti, dalla vita molto breve ma di grande originalità. Marieschi adoperava pennellate tipicamente fluide come si vedono nel Bacino di San Marco (c. 1739-1740).
Al culmine della fama di Canaletto, il suo laboratorio offriva la migliore formazione che un vedutista potrebbe ricevere. Egli insegnò al nipote Bernardo Bellotto (1721-1780), le cui vedute sono a volte confuse con quelle di suo zio. Una caratteristica unica nello stile di Bellotto è il suo cielo blu vibrante, visto più drammaticamente in Piazzetta, guardando verso nord (c. 1743).
Lo sviluppo del vedutismo veneziano ebbe il suo culmine con Francesco Guardi (1712-1793), le cui opere chiudere la mostra. Un rivale che è apparso durante l'ultimo decennio della vita di Canaletto, Guardi ha anticipato l'avvento del romanticismo nel 19° secolo, e ha enfatizzato la fragilità di Venezia, piuttosto che la sua permanenza. In San Giorgio Maggiore e la Giudecca (circa 1780), Guardi raffigura una dolce, poetica impressione della città.
I vedutisti hanno mostrato grande precisione topografica nei loro lavori. Uno strumento che potrebbe essere stato utilizzato per realizzare le loro vedute è la camera obscura, un dispositivo ottico che ha aiutato i pittori a progettare, invertire e schizzare gli edifici e le prospettive di Venezia. Due esemplari settecenteschi della camera obscura saranno visibili nella mostra, offrendo l'opportunità ai visitatori di conoscere da vicino questo strumento scientifico.
La mappa intitolata Iconografica Rappresentatione della Inclita Città di Venezia (1729), una recente acquisizione della National Gallery of Art, combina il talento del pittore veneziano Sebastiano Ricci (1659-1734), figura di spicco del decennio, e del massimo incisore veneziano di quegli anni, Giovanni Antonio Faldoni (c. 1690-c. 1770), insieme alle vedute di Francesco Zucchi (1692-1764) e Luca Carlevarijs. Utilizzando strumenti di rilevamento all'avanguardia e la matematica dell'epoca, Lodovico Ughi (attivo 1710-1730), approntò misurazioni accurate di edifici, strade, canali e giardini, facendo di questa mappa – che misura circa 152 x 182 cm – una fonte autorevole per più di un secolo.
Curatori e catalogo
La mostra è curata da Charles Beddington, specialista sul Canaletto. E' coordinata presso la National Gallery of Art di Washington da David Alan Brown, curatore dei dipinti italiani e spagnoli.
Pubblicato dalla National Gallery Company, Londra, e distribuito da Yale University Press, il catalogo della mostra include saggi di Beddington e Amanda Bradley, assistente curatore di guardri e sculture, The National Trust. Il catalogo conta 192 pagine e include 130 illustrazioni a colori.
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Exhibition Page:
Venice: Canaletto and His Rivals